Cavallo arabo con ibiscus
Lo stallone grigio si scaraventò fuori dalle scuderie,s'impennò,i ferri lanciavano scintille sulle lastre di cemento. Sbuffò come una bestia selvaggia,e rampò contro il cancello per aprirsi la strada. Staccò grossi pezzi delle traverse di castagno,con il collo gonfio di di muscoli. Il ragazzo lo montava a pelo. Non era spaventato, si teneva alla criniera scura con una mano stringendo la corda della cavezza nell'altra,e a voce bassa ripeteva: "Piano calmati Salahadin,abbiamo tutto il tempo. Non calciare ,Medina è vecchia"....
Akbar una manciata di vento (Jean Louis Gaudet)